SICUREZZA SUL LAVORO A FIRENZE, PRATO, PISTOIA, TOSCANA
Il nostro Studio di ingegneria con sede a Firenze si avvale di consulenti e tecnici professionali e competenti, che operano da anni nel settore della sicurezza sul lavoro a Firenze. Operiamo in tutte le province della Toscana: Prato, Pistoia, Siena, Pisa, Arezzo, Lucca, Livorno, Grosseto, Massa-Carrara.
Supportiamo il cliente in tutte le fasi e gli adempimenti sulla sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro. In particolare ci potremo occupare di:
- Fornire consigli e consulenza sulla Sicurezza sul luogo di lavoro;
- Ottemperare in maniera modulare (parzialmente) o completa agli obblighi normativi obbligatori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (adempimenti obbligatori sicurezza sul lavoro);
- Erogare corsi di formazione a Firenze sulla sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro: informazione, formazione e addestramento dei lavoratori in azienda;
- Erogare i seguenti corsi di formazione a Firenze in sede oppure in modalità e-learning (in base ai corsi richiesti):
- Corso addetto emergenza incendi a Firenze
- Corso addetto primo soccorso a Firenze
- Corso addetto manipolazione alimenti (HACCP) a Firenze
- Corso formazione e informazione lavoratori sui rischi specifici a Firenze
- Corso lavoratori sicurezza sul lavoro a Firenze (D.Lgs. 81/08)
- Corso Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) a Firenze - Erogare i seguenti corsi di aggiornamento a Firenze in sede oppure in modalità e-learning (in base ai corsi richiesti):
- Corsi aggiornamento addetti emergenze incendi
- Corsi aggiornamento addetti primo soccorso
- Corsi aggiornamento formazione e informazione lavoratori sui rischi specifici
- Corsi aggiornamento lavoratori sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/08)
- Corsi aggiornamento Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
- Corsi aggiornamento addetti manipolazione alimenti (HACCP) - Assumere l'incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP esterno);
- Assistere il RSPP interno aziendale - Consulenza aziendale in merito a tutti gli adempimenti previsti dalla normativa vigente D.Lgs. 81/2008;
- Effettuare sopralluoghi mirati negli ambienti di lavoro per fornire un quadro completo e realistico al datore di lavoro, evidenziando potenziali problematiche ed erogando consigli e consulenze mirati al superamento delle criticità e vulnerabilità presenti sui luoghi di lavoro;
- Supportare il Datore di Lavoro nella Redazione del documento di valutazione dei rischi generale (DVR Generale) e specifici (DVR Specifici) e predisporre tutta la documentazione obbligatoria a norma di legge sulla sicurezza;
- Supervisionare l'applicazione delle procedure di sicurezza aziendali e garantirne un aggiornamento costante, in funzione delle esigenze del cliente;
- Fornire Consulenza in materia di Sicurezza nei contratti di appalto ai sensi dell'Art. 26 del D.Lgs 81/08;
- Supportare il Datore di Lavoro nella Redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali (D.U.V.R.I.);
- Predisporre e gestire un modello organizzativo ai sensi dell’28 Art. 30 D.Lgs. 81/08 avente efficacia esimente dalla responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/01;
- Supportare il Datore di Lavoro nella Valutazione del rischio stress lavoro-correlato ai sensi dell’art. del D.Lgs. 81/08;
- Assistere negli adempimenti di legge le aziende del settore edile (adempimenti previsti al Titolo IV del D.L.vo 81/08: "Cantieri temporanei o mobili");
- Elaborare il piano operativo di sicurezza (POS) e il piano di sicurezza e coordinamento (PSC);
- Predisporre Piani di Emergenza ed esercitazioni di evacuazione;
- Effettuare rilevamenti fonometrici, rilevamenti per l’impatto acustico ambientale e relazioni tecniche a norma di legge;
- Effettuare misurazioni della esposizione alle vibrazioni meccaniche;
- Fornire assistenza in caso di contestazioni da parte degli organismi di controllo.
Cos'è la Valutazione dei Rischi?
La valutazione dei rischi di una azienda, attività, società, esercizio commerciale o quel che si voglia, è un procedimento analitico che, attraverso diverse fasi (raccolta informazioni e loro studio, conoscenza di cicli tecnologici e sostanze utilizzate, analisi degli ambienti, etc.), consente di individuare i pericoli che sono in grado di provocare disturbo e/o danno alla SALUTE e SICUREZZA dei lavoratori.
La verifica approfondita delle ipotesi di rischio, consente di stabilire le zone in cui effettuare i controlli, distribuiti secondo precise priorità.
Nel processo di valutazione dei rischi occorre prevedere un'Analisi SISTEMATICA delle lavorazioni, realizzata per:
- individuare i pericoli (fattori di rischio);
- individuare le persone potenzialmente esposte;
- valutare (stimare) i rischi;
- individuare i possibili effetti sulle persone;
- individuare soluzioni per eliminare o ridurre i rischi a un livello accettabile.
Contenuti essenziali del DVR
Il DVR - Documento di Valutazione dei Rischi deve contenere:
- una relazione sulla VDR, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione dei rischi stessa;
- l'individuazione delle misure di prevenzione e protezione attuate e dei DPI adottati;
- il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;
- l’individuazione delle procedure da seguire per l’attuazione delle misure;
- individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici.
Misure di tutela e attuazione
Secondo il D.Lgs. 81/08 per ogni misura di prevenzione/protezione conseguente alla valutazione dei rischi (VDR) devono essere individuate le risorse per l’attuazione.
La sede per la discussione e pianificazione delle misure conseguenti alla valutazione è la riunione periodica Datore di Lavoro (DL), Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), Medico Competente (MC).
Dalla valutazione dei rischi si origina un programma di miglioramento.
Obiettivi della Valutazione dei Rischi
La valutazione dei rischi consente al datore di lavoro di prendere i provvedimenti che sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Esempi:
- Bonifica;
- Prevenzione dei rischi professionali;
- Informazione dei lavoratori;
- Formazione professionale dei lavoratori.
Come si esegue la Valutazione dei Rischi
- Fase preliminare (raccolta documentazione);
- Valutazione della documentazione;
- Fase analitica (studio del ciclo e delle sostanze);
- Sopralluogo;
- Giudizio finale (stesura del documento).
FASE PRELIMINARE
Informazioni Generali
- Individuazione del tipo di attività;
- Numero dei dipendenti suddivisi per sesso;
- Orari di lavoro;
- Turni.
Informazioni Igienistiche
- Ricostruzione del ciclo tecnologico;
- Raccolta delle schede tossicologiche delle sostanze usate (materie prime, materiale di consumo, prodotti finiti);
- Planimetrie;
- Lay-out;
- Indagini ambientali precedenti la valutazione;
- Documentazione su visite mediche;
- Malattie Professionali.
Informazioni Tecniche
- Certificaz. C.E. (macchine, attrezzature e DPI);
- Agibilità locali;
- Denuncia impianto di messa a terra;
- Denuncia impianto c/scariche atmosferiche (eventuale);
- Certificato Prevenzione Incendi (eventualmente N.O.P.);
- Registro Infortuni;
- Disposizioni aziendali;
- Organizzazione gerarchica.
VALUTAZIONE DOCUMENTAZIONE
Il confronto fra le informazioni acquisite consente di procedere A TAVOLINO alla individuazione dei pericoli.
L’analisi delle INFORMAZIONI TECNICHE consente di valutare se dal punto di vista burocratico-amministrativo, l’azienda è in linea con il rispetto delle vigenti norme.
E', infatti, la base per poi poter procedere alla integrazione della documentazione mancante.
FASE ANALITICA
- Studio del ciclo tecnologico;
- Analisi delle schede tossicologiche;
- Identificazione dei pericoli;
- Formulazione delle ipotesi di rischio;
- Identificazione delle priorità di intervento;
- Strategia di sopralluogo.
SOPRALLUOGO
E’ il momento più importante “nella catena” che consente di effettuare la VALUTAZIONE DEI RISCHI.
- Permette di verificare “ sul campo” la correttezza delle informazioni raccolte .
- Deve essere ripetuto in giorni ed orari diversi al fine di coprire nel modo più completo possibile l’intera attività e di analizzare eventuali situazioni anomale o difficilmente ripetibili.
- Consente di verificare la bontà di procedure, di ordini e le abitudini (sane od insane) dei lavoratori.
- La valutazione igienistica dell’ambiente di lavoro deve prevedere l’analisi:
- Delle caratteristiche della struttura edilizia (altezza, cubatura e superficie);
- Della igienicità dei locali (aerazione, illuminazione, pulizia, pavimentazioni, etc.);
- Della viabilità (facilità di accesso e di uscita, vie di fuga);
- Del Lay-out (disposizione delle macchine);
- Separazione dei lavori tossici o nocivi (saldatura, verniciatura, apparecchiature rumorose, etc.);
- Presenza di impianti di aspirazione nei luoghi ove si sviluppano normalmente odori o fumi di qualunque genere e polveri;
- Spogliatoi e servizi igienici separati.
- Analisi dei luoghi di lavoro e del ciclo tecnologico finalizzata alla individuazione di eventuali fattori di rischio infortunistici:
- Scale fisse (parapetti e gradini);
- Passaggi e posti di lavoro sopraelevati;
- Presenza di mezzi di estinzione;
- Segregazione di parti in movimento (alberi rotanti, cinghie e catene);
- Idoneità delle macchine (presse, trance, seghe circolari, trapani, pialle, calandre, etc.) alle norme dell’antifortunistica.
- Verifica delle possibili interazioni UOMO-MACCHINA-AMBIENTE
Attraverso “interviste” ai lavoratori, agli addetti e ai preposti, analizzando scrupolosamente ogni possibile postazione di lavoro, si possono acquisire informazioni in merito a:
- Abitudini dei lavoratori;
- Grado di conoscenza delle sostanze utilizzate;
- Capacità dei lavoratori;
- Eventuali demotivazioni;
- Utilizzo dei DPI forniti;
- Ripetitività dei lavori;
- Modalità operative (rispetto degli ordini e delle procedure).
- Accertamento dei fattori di rischio individuati nelle singole fasi del ciclo tecnologico:
SUDDIVISIONE DEL CICLO TECNOLOGICO IN FASI:
- A seconda delle ipotesi di rischio formulate bisogna procedere a:
- Individuare i soggetti esposti;
- Suddividere gli stessi in GRUPPI OMOGENEI di rischio;
- Quantificare i tempi di esposizione;
- Valutare l’opportunità di imporre l’uso di DPI in attesa di intervenire alla fonte.
E' importante intervenire su:
È fondamentale intervenire:
- FACENDO OSSERVARE per rendere consapevoli;
- DISCUTENDO in gruppo (per trovare insieme soluzioni, coinvolgendo la persona);
- FAVORENDO meccanismi di TUTORSHIP e quindi responsabilizzare.
COSA SI TROVA NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (DVR)
Descrizione ambienti
Organizzazione di SSL
Cicli produttivi
Fattori di rischio e loro valutazione
Profili di rischio per mansioni
Programma di miglioramento
Il nostro Studio potrà seguirti in tutte le fasi della Redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è un adempimento obbligatorio per le aziende in quanto dal 1 Gennaio 2013 le autocertificazioni non sono più valide, e il datore di lavoro è tenuto elaborare un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) anche se l'Azienda impiega meno di 10 dipendenti. Dal 1° Gennaio 2013 tutte le aziende con almeno un dipendente dovranno essere in possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), a dimostrazione dell'avvenuta valutazione di tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro. La nostra offerta comprende:
- Sopralluogo in azienda (Firenze, Prato, Empoli, Pistoia, Arezzo, Siena, Lucca, Livorno, Grosseto, Pisa, Massa-Carrara e in tutta Toscana) per la verifica dei rischi presenti e delle procedure;
- Redazione del Documento Valutazione dei Rischi (DVR);
- Direzione dei lavori;
- Consegna copia cartacea del documento DVR;
- Redazione del DVR in modo modulare, finalizzato alla rapida aggiornabilità al momento in cui in azienda cambieranno le procedure, le lavorazioni e i dipendenti.
R.S.P.P.
Responsabile dei Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
Il D. Lgs. 81/2008 - allegato II disciplina i casi in cui è consentito lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi (art. 34)
- Aziende artigiane e industriali (*)...........fino a 30 lavoratori
- Aziende agricole e zootecniche ............fino a 30 lavoratori
- Aziende della pesca .............................fino a 20 lavoratori
- Altre aziende ........................................fino a 200 lavoratori
(*) Escluse le aziende industriali di cui all'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica. n. 17 maggio1988, n. 175, e successive modifiche, soggette all'obbligo di dichiarazione o notifica ai sensi degli articoli 4 e 6 del decreto stesso, le centrali termoelettriche, gli impianti ed i laboratori nucleari, le aziende estrattive e altre attività minerarie, le aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni, le strutture di ricovero e cura sia pubbliche sia private.
Il nostro Studio mette a disposizione dei propri clienti la possibilità di avvalersi del RSPP ESTERNO a Firenze, Prato, Empoli, Pistoia, Arezzo, Siena, Lucca, Livorno, Grosseto, Pisa, Massa-Carrara e in tutta Toscana. Attraverso il conferimento dell'incarico di RSPP esterno ad uno dei nostri tecnici professionisti il datore di lavoro viene dispensato dall'obbligo di effettuare il Corso di Formazione Specifico per RSPP-Datore di lavoro (16/32/48 ore in base al codice ATECO dell'azienda) o di farlo effettuare ad un proprio dipendente (da 64 a 128 ore, in base all'attività e al titolo di studio). Inoltre offriamo assistenza in materia di Sicurezza ed Igiene sui luoghi di lavoro annuale, con possibilità di rinnovo di anno in anno.
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